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26 Novembre 2025

Ridefinire un 'Io Collettivo': il nuovo percorso con un Focus Group


Chi lavora nel sociale ogni giorno è impegnato, su piccola scala, a rimuovere “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Dalla citazione dell'articolo 3 della Costituzione Italiana parte l'analisi di Andrea Morniroli, socio della cooperativa sociale Dedalus e co-coordinatore nazionale del Forum Disuguaglianze e Diversità, lavora da più di 40 anni in ambito sociale, con particolare riferimento ai temi delle marginalità urbane, dei processi di innovazione sociale e delle politiche educative, che il Consorzio e le cooperative socie hanno incontrato ad Empoli il 28 ottobre. “Il nostro lavoro – ha detto – è da considerare come un bene comune perché le nostre azioni sono il presupposto per lo sviluppo”.

Ma qualcosa nel tempo si è perso e la professione è diventata poco attrattiva per molti e un piano B per altri.
Da qui la necessità di ripensare ad un 'Io Collettivo', il motivo fondante del perché essere cooperatori e cooperatrici oggi sia un valore aggiunto per chi ci lavora e per chi riceve i servizi che la cooperazione offre in tutti gli ambiti della società. “Se non ridefiniamo questo Io – continua – non possiamo pensare di poter chiedere alle politiche pubbliche di cambiare”.

E per lavorare su questi valori fondativi centrali per la cooperazione sociale si è attivato un focus group, formato da otto cooperatori e cooperatrici che hanno avviato una discussione sul tema. Alcuni componenti sono lavoratori del sociale di lunga data, mentre altre lavorano nella cooperazione da meno di tre anni. Dalla teoria, l'intenzione del gruppo di lavoro è quella di passare alla pratica, elaborando alcune azioni che le cooperative possano realizzare nel breve periodo per recuperare o creare un nuovo Io collettivo.

In particolare il gruppo sta lavorando sulla motivazione e sul senso di appartenenza alla cooperativa, crescita professionale che è spesso assente o molto carente, la narrazione che si fa della cooperazione che non 'rende merito' a ciò che siamo e facciamo, la comunicazione tra i vari livelli e il rapporto tra i cda delle cooperative e la base.

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